Le traiettorie della meraviglia
Ciascuno di noi compie, ogni giorno, infiniti movimenti con se stesso e in mezzo agli altri, per impegnarsi a guardare il mondo da altre prospettive, e provare a individuare suoni, colori, piccoli segmenti di vita che ci colpiscano, anche quando la traiettoria sembra più complessa o indefinita da seguire.
Anche il bruco si muove e si guarda intorno.
Non sappiamo se davvero pensi che la sua trasformazione coincida con la fine del mondo. Sappiamo però che la vita sta lì a dirci, grazie a una delicata farfalla che a un certo punto uscirà dal bozzolo, che non è tanto importante non avere paura dell’inedito che li presenterà davanti (perché anche quel passaggio può servire), quanto piuttosto… quanto sia necessario avere delle traiettorie da seguire, svolazzando e muovendosi sempre con coraggio nel trovare un pizzico di fiducia nella meraviglia , nonostante tutto, in ciò che attornia il proprio mondo.
Proprio come fa una delicata crisalide che in cuor suo pensa che nel mondo ci sarà ancora e sempre un nuovo fiore da scoprire e su cui appoggiarsi, per chiunque… che sia un bruco o una farfalla come lei.
Uno spettacolo clown, i cui livelli di lettura possono essere molteplici e differenti, può stimolare alla riflessione sul tema che mette al centro del proprio processo di creazione. In questa fase storica fortemente mutevole, il bruco che diventa farfalla è una delle metafore più potenti per affrontare il tema del cambiamento, attraverso la magia della “tras-formazione”, anche solo da assaporare nella dimensione della meraviglia e dello stupore che uno spettacolo clown può regalare.
Anche i clown hanno le proprie traiettorie da seguire: percorrono lo spazio, coralmente, ognuno si muove in una direzione anziché un’altra, alla ricerca di qualcosa da trasmettere, da dire, da fare.
La farfalla è lì in mezzo a loro, durante lo spettacolo: da subito, anche se non lo sappiamo ancora con nitidezza, a ricordarci che alla fine siamo bruchi, e allo stesso tempo siamo già tutti un po’ farfalla. Perché anche lei ci prova, nonostante fin dall’inizio la sua traiettoria diventi cupa e la ferisca. La paura, le emozioni negative, gli altri, proveranno a confonderla. Ma lei continuerà tenace il suo movimento nello spazio.
La sua traiettoria la porterà a rendersi conto che, in mezzo a qualcosa che ha tentato di oscurarla, in un pizzico di fiducia nella meraviglia (quella che chiunque può trovare nella bellezza delle piccole cose) potrà scovare ancora la forza e la voglia per spiccare il volo .
E questo è il messaggio che vuole trasmettere questo spettacolo, e ciò che i clown si augurano per chiunque incontreranno ad ogni latitudine… che sia Italia o Guatemala, che siano piccoli o adulti.